Salerno Pulita, inizia l’era Sardone. In ballo il ciclo dei rifiuti

Redazione

La strada per raggiungere la piena efficienza è tutta in salita ma la sfida che attende il nuovo amministratore di Salerno Pulita riguarda il futuro della gestione dei rifiuti in città. Con la nomina di Nicola Sardone inizia la fase nuova auspicata al Comune che dovrebbe portare – innanzitutto -alla firma della convenzione in scadenza. Un fatto tutt’altro che scontato, tanto da aver generato malumori e perplessità in seno al consiglio comunale. Ed è anche per questo, forse, che si è deciso di accelerare portando Raffaele Fiorillo alle dimissioni per dare quel segnale di discontinuità che molti attendevano per dare fiducia e via libera al contratto di servizio con Salerno Pulita. Ma non è il solo punto ad interessare: con migliaia di metri lineari di spazzamento da gestire, due isole ecologiche di cui occuparsi, centinaia di campane e cestini da svuotare, servizi di pulizia generale e guardiania, nonché un impianto di compostaggio da manovrare, la macchina amministrativa ed operativa di Salerno Pulita deve funzionare alla perfezione: altrimenti, con quasi 400 dipendenti, può essere solo un carrozzone. Alle viste ci sono anni difficili, in cui vanno riorganizzati i servizi per portarli ad un livello di efficienza reale e percepita che oggi non appaiono tali; e poi c’è la partita grossa del compostaggio, impianto da poco passato sotto l’egida di Salerno Pulita, il cui ruolo sarà fondamentale nell’ambito in cui è inserito e per il quantitativo di immondizia organica che sarà capace di trattare. O si diventa efficienti o la via maestra sarà quella della privatizzazione: suonava un po’ così la reprimenda del presidente della Regione, un paio di settimane fa proprio dalle frequenze di LiraTv, la stura all’avvicendamento in capo a Salerno Pulita e la sterzata che il Comune forse non era stato capace di dare sa solo. Fiorillo l’ha intuito ed ha passato la mano, lasciando il testimone a Sardone che – dicono – sia molto vicino al vicepresidente regionale con delega all’ambiente Bonavitacola, ma che è stimato anche dall’amministrazione comunale. La strada, ad ogni modo, è tutta in salita.

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