Ha dedicato la sua vita alla comunità, in particolare agli ammalati. Infatti aveva scelto di vivere in ospedale per essere sempre accanto ai sofferenti. Padre Candido Gallo ha lasciato un segno forte e tangibile della sua missione rivolta ai bisognosi. A due anni dalla sua scomparsa, Salerno ricorda una figura di alto spessore.
Lo farà domani, giovedì 7 aprile, con un incontro alle ore 17:30 presso la sala Molinari del convento dell'Immacolata in piazza San Francesco. L'appuntamento nasce dal desiderio non solo di ricordare padre Candido ma anche di raccogliere fondi per la realizzazione di un busto in bronzo in sua memoria che sarà inaugurato sabato 23 aprile alle ore 18:30 presso la cappella dell'azienda ospedaliera di Salerno. Laddove il frate cappuccino era sempre disponibile per chiunque ne avesse bisogno.
Nominato cappellano degli ospedali riuniti di Salerno nel 1952, padre Candido è stato testimone dell'alluvione del '54 e ha offerto sostegno a tantissime persone. Dopo il periodo trascorso a Muro Lucano e a Sicignano degli Alburni, nel '62 torna a Salerno dove svolge fino alla sua morte il ruolo di cappellano all'ospedale di Salerno. Padre Candido è stato anche autore di numerose pubblicazioni e curatore di tante iniziative.