Salerno si differenzia… dai capoluoghi del Sud

Redazione

Proprio in pieno agosto, quando le città si svuotano, l’Istat ne approfitta per ricordare ai cittadini cosa troveranno una volta rincasati. Il rapporto “Dati ambientali nelle città” disegna un 2008 di sostanziale miglioramento rispetto all’anno precedente. I numerosi indicatori analizzati, raccolti in 111 capoluoghi di provincia, fanno registrare trend positivi in più ambiti. In particolare, nel rapporto pubblicato dall’Istituto si evidenzia un dato importante, quello relativo alla raccolta differenziata, che è aumentata del 3 per cento, con le dovute eccezioni. Anche se è il Meridione ad aver avuto l’incremento più sostanzioso: +3,3 per cento nel 2008, complessivamente è proprio il sud l’ambito geografico dove la raccolta va male e dove molti capoluoghi si fermano sotto il 10%. Salerno è la felice eccezione, additata come “virtuosa” si distingue dalle altre province del Meridione perché passa dall’8,6% del 2007 al 48,9% del 2008. Un exploit che va accompagnato da opportune riflessioni quali la carenza di impianti che completino il ciclo industriale dei rifiuti. In molte zone del Mezzogiorno le raccolte differenziate vengono trasportate in siti lontani con costi economici e ambientali eccessivi. “L’umido di Salerno, per esempio – fa notare Edo Ronchi, ex ministro dell’Ambiente del governo Prodi in un’intervista pubblicata su “Terra!” il primo quotidiano ecologista d’Italia – viene smaltito a Bergamo”.

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