Il Cambiamento climatico, con tutti i suoi effetti nefasti, è già qui. Un problema che – a livello planetario – è stato probabilmente sottovalutato o accantonato tra le eventuali emergenze del futuro, dei decenni a venire. Invece, gli stravolgimenti che hanno definitivamente mandato in soffitta le cosiddette mezze stagioni fanno parte dell’attualità, purtroppo nelle pagine di cronaca, anche qui a Salerno dove non si era mai avvertito un clima ormai tropicale, con altissimi picchi d’umidità che rendono l’aria rovente nelle ore di punta e afosa e irrespirabile di notte. Non solo un’impressione, vosto che – come riportato dai colleghi de La Città – si parla dati alla mano, quelli forniti dalla Protezione civile regionale nel piano per la campagna anti-incendi del 2024. In estrema sintesi, si evidenzia un aumento delle temperature medie nel periodo estivo del 2023 superiore a un grado centigrado nell’intera provincia di Salerno rispetto alle medie dei precedenti vent’anni e a peggiorare una situazione già critica di suo ci sono i dati relativi alle precipitazioni: nell’intero territorio fra Scafati e Sapri, infatti, lo scorso anno ha piovuto molto di più ma d’estate c’è stato un calo delle precipitazioni rispetto alle medie registrate dall’inizio del nuovo millennio pari anche al -70%. Si abbassa la frescura, scatta l’allarme alla voce siccità. Che per uno dei punti di forza nostrani, l’agricoltura, ha gli stessi effetti di una mannaia.
Sos da parte della Protezione Civile Regionale per l'ondata anomala di caldo tropicale
Salerno, sono giorni (e notti) di caldo africano
Al problema, si aggiunge il drastico calo delle precipitazioni
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