Almeno sei colpi esplosi all’indirizzo della casa del fratello di Roberto Bianco junior, arrestato lo scorso mese di dicembre per possesso di armi utilizzate per danneggiare il panificio “Mulino Urbano” in piazza XXIV maggio a Salerno. Sei colpi che, ancora una volta, hanno squarciato il silenzio della sera, nel rione Petrosino, in via Pironti, e spaventato i residenti. Ascoltati i condomini del palazzo, i poliziotti della Squadra Mobile, agli ordini del vicequestore Gianni Di Palma, stanno incrociando quanto successo martedì sera con quanto accaduto il 10 gennaio scorso quando, sempre a colpi d’arma da fuoco, fu presa di mira proprio l’abitazione di Bianco junior, da poco ristretto nel carcere di Fuorni. Episodi criminali che preoccupano i residenti e che tengono in allerta gli inquirenti. In pochi mesi gli spari contro le due abitazioni, ma prima pistolettate all’indirizzo di una vettura, l’incendio di un’attività commerciale ed un giovane accoltellato. Poi lo spaccio di droga. Fatti che lasciano ipotizzare una guerra in atto tra diversi gruppi criminali. Giovanissimi, subito pronti a sparare, per imporre il proprio potere.
Salerno, spari contro la casa di un parente di Bianco
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