Sarà il segretario di Stato di Papa Francesco, il cardinale Pietro Parolin, a celebrare la solennità di San Matteo il 21 settembre ed il rito per la prima volta non si svolgerà in cattedrale, ma in “una piazza ampia della città”: ad annunciare le grandi novità che riguardano i festeggiamenti per il Santo Patrono è stato l'arcivescovo Andrea Bellandi ieri sera, al termine dell'appuntamento al Duomo con l'alzata del panno. I tanti fedeli, che ieri hanno partecipato al rito, hanno accolto con entusiasmo la doppia notizia.
Non solo, dunque, il pontificale della ricorrenza di San Matteo sarà presieduto dal porporato che, dopo il Papa, è la massima autorità vaticana, ma per la prima volta si celebrerà in piazza, quasi certamente Piazza della Libertà, prossima all'inaugurazione.
L'intento è quello di consentire una più ampia partecipazione, nel rispetto delle regole, non essendo possibile anche quest'anno la processione per le vie della città. «Un modo per poter celebrare in modo degno la solennità di San Matteo – ha sottolineato monsignor Bellandi -, per una volta lasceremo la nostra cattedrale, ma credo che il motivo di poter permettere a più persone, in condizioni di sicurezza, di partecipare a questo momento così importante, sia certamente fondato». Ieri, intanto, dopo la messa celebrata all'interno del Duomo da don Michele Pecoraro, nel quadriportico si è poi ripetuto il rito dell'alzata del panno che raffigura l'evangelista intento a comandare una tempesta, impedendo una feroce incursione saracena nel 1534. Nei prossimi giorni, sarà reso noto il programma dettagliato per celebrare nel modo migliore, anche in tempo di pandemia, la giornata dedicata al Santo Patrono.