Sanità, dalla regione stop al regime di convenzione

Redazione

Dal 15 ottobre stop alle prestazioni in regime di convenzione per i laboratori di medicina nucleare. A seguito del raggiungimento del tetto di spesa fissato per il 2009 per le strutture private accreditate presso l’Asl di Salerno, infatti, gli assistiti che si rivolgeranno agli studi privati convenzionati dovranno pagare le prestazioni richieste. Ma l’interruzione delle prestazioni riguarderà, a breve – dal 26 ottobre – anche la cardiologia, e poi i centri di dialisi, dal 1 novembre; mentre dal 3 lo stop riguarderà la diagnostica per immagini (ovvero la radiologia). Infine i laboratori di analisi accreditati, che nelle previsioni dovrebbero erogare prestazioni solo a pagamento a partire dal 21 novembre prossimo. Date diverse, dunque da quelle inizialmente diffuse (si parlava di lunedì prossimo, 5 ottobre) ma che non cambiano la sostanza della situazione, che condurrà ad un’inevitabile contrazione delle attività e, dunque, ad esuberi del personale che, com’è noto nel privato è strettamente correlato al volume di attività svolto. Per fronteggiare l’emergenza occupazionale che ne deriverà la Campania sarà la prima regione in Italia a registrare l’utilizzo della cassa integrazione in ossequio alle nuove disposizioni disposte in tal senso dal decreto anticrisi varato dal Governo la primavera scorsa. Secondo le previsioni delle associazioni di categoria e dei sindacati a questo strumento si dovrà ricorrere per almeno 100 lavoratori di vari profili sanitari. La fruizione della disoccupazione sarà fruibile per un massimo di 90 giorni.

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