Al via un’indagine interna al Ruggi per fare chiarezza su quanto accaduto a Cristina Pagliarulo, dopo lo tsunami provocato dai video choc che documentano la sofferenza della 41enne di Giffoni Valle Piana in attesa di cure all’interno del Pronto Soccorso. Le immagini e l’audio di fondo catturati all’interno dell’ospedale e mandate in onda due giorni fa dalla trasmissione sulle reti Mediaset, “Fuori dal Coro”, lasciano poco spazio all’immaginazione. La ricostruzione è possibile anche attraverso gli accessi documentati al Pronto Soccorso. Il primo alle 3.05 del 3 marzo, a causa di forti dolori addominale. Cristina viene dimessa alle 5, ma torna, poche ore dopo, alle 13.38. Il dolore non cessa, aumenta. Il figlio della 41enne salernitana riferisce che il medico di turno avrebbe diagnosticato calcoli alla colecisti. Dopo la Tac, però, viene portata d’urgenza in sala operatoria, perché la donna era alle prese con un’ischemia ed un’emorragia addominale. Due giorni dopo l’intervento Cristina muore. La tragedia ha suscitato dolore e indignazione. Intanto, l’ospedale ha avviato un’indagine interna, come da prassi. Il dottor Walter Longanella, direttore medico di presidio del Ruggi ha dichiarato a Il Mattino che è stata avviata un’attività ispettiva interna e che solitamente i lavori della commissione si concludono entro un mese. Per il medico legale intervenuto alla trasmissione di Rete4 Pasquale Bacco, “Cristina poteva essere salvata”. Ora la famiglia ed un’intera comunità attendono risposte.
Dall'ospedale fanno sapere che è in corso un'attività ispettiva
Sanità, il caso di Cristina: Ruggi avvia indagine interna
I video choc all'interno del Pronto Soccorso hanno suscitato dolore e indignazione tra familiari e conoscenti della 41enne di Giffoni
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