Il Consiglio dei ministri, su proposta del premier Silvio Berlusconi, ha decretato il commissariamento della Sanità campana e di quella molisana. L’incarico di commissario è stato conferito ai presidenti delle singole regioni, pertanto Michele Iorio per il Molise e Antonio Bassolino per la Campania. La gestione successivamente dovrebbe essere affidata a «sub-commissari» esterni alle rispettive amministrazioni. Bassolino quest’oggi era stato convocato a Roma, dove, in un’audizione davanti al governo avrebbe dovuto spiegare come e perché la Regione Campania presenta un deficit (e il connesso disavanzo, extradeficit lo chiamano i tecnici di Sacconi) così alti. Gli ultimi dati noti, sono quelli nel verbale della seduta tenutasi il 20 luglio scorso fra Regione e tecnici dei ministeri di Salute e Economia e parlano “di 237 milioni di euro (a quella data), in luogo del disavanzo di 260 milioni valutato il 2 aprile 2009”. Il governatore, però, sarebbe risultato assente a Palazzo Chigi. Con ogni probabilità, è rimasto a Napoli, in attesa della notifica del provvedimento per dare corso alla impugnativa del decreto e alla contestazione dei dati contabili del tavolo tecnico di verifica del piano di rientro su cui si fonda la decisione. La Regione, infatti, nelle settimane scorse e aveva inviato al governo un atto di diffida e messa in mora per il mancato incasso di 1,7 miliardi di euro dei fondi di affiancamento.
Sanità, il Cdm commissaria la Campania
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