Non arrivano risposte sulle tematiche che attanagliano la sanità, a partire dalla garanzia del salario a quella dell’occupazione. A denunciare l’immobilismo è il segretario della Cisl Sanità, Pietro Antonacchio che, in una nota, critica la gestione dell’Asl che solo formalmente sarebbe unica, ma di fatto resterebbe articolata nelle vecchie Salerno 1-2-3. Secondo il segretario Cisl, in alcuni casi, a parità di qualifica , profilo professionale, mansioni e condizioni sarebbero corrisposte indennità differenti o addirittura non corrisposte, a seconda del territorio in cui si opera. “l’Azienda più che unica è una giungla – sostiene Antonacchio – non esiste organizzazione e ognuno si governa alla meglio poiché oltre a non esserci interlocutori non vi è nessuna certezza sul futuro delle strutture dell’ente”. Intanto, due bozze di contratto integrativo, tese ad uniformare lo stato economico e giuridico del personale delle tre ex Asl, sarebbero state già presentate ma, al momento, non sarebbe giunta alcuna risposta da parte dei vertici Asl; per questo le organizzazioni sindacali hanno chiesto al Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, di intervenire e convocare le parti per discutere le questioni che riguardano la sanità privata, la riabilitazione e il terzo settore della provincia di Salerno, per studiare una riorganizzazione ed una riprogrammazione dei servizi in modo da garantire da un lato i livelli assistenziali e, dall’altro quelli occupazionali.
Sanità nel caos, chiesto l’intervento del Prefetto
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