Presidio dei lavoratori della sanità privata, questa mattina davanti la Prefettura di Salerno per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto ormai da più di 14 anni. Dopo aver sottoscritto la pre-intesa il 10 giugno, le associazioni datoriali Aiop e Aris, alla chiusura del 31 luglio hanno abbandonato il tavolo non firmando l'accordo definitivo, nonostante il 50% degli accordi è carico del Governo. Nel salernitano i lavoratori aderenti ad Aiop e Aris sono circa 3mila.
«La vergogna è che non è mai accaduto nella storia che un settore dopo 14 anni è ancora in attesa del contratto nazionale – afferma Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp- Tutta la vertenza si basa sulla necessità di garantire gli stessi diritti a lavoratori della sanità privata e pubblica. Attualmente – chiarisce Antonacchio – a parità di professionalità ed impegno la differenza pro-capite è di circa 90 euro».
Lo stato d'agitazione ha interessato tutte le città d'Italia e proseguirà con assemblee e presidi presso le strutture di Aiop ed Aris il prossimo 31 agosto, sino ad arrivare allo sciopero generale. «È una questione di dignità professionale – dichiara Donato Salvato, segretario della Uil Fpl – chiediamo ad Aiop ed Aris di tornare al tavolo per sottoscrivere definitivamente il contrattato»