Sanità, stato di agitazione lavoratori Asl e Ruggi

Francesca De Simone

Con due distinte comunicazioni, il segretario generale del Nursind, Biagio Tomasco, ha confermato la linea da seguire nei prossimi giorni in relazione allo stato di agitazione dei lavoratori di Asl Salerno e Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi”, invocando l’intervento del Prefetto per avviare il tentativo obbligatorio di conciliazione con l’Azienda, così come previsto dalla legge. Per quanto riguarda l’Asl, Tomasco evidenzia come sia forte il disagio provato a causa della mancata convocazione delle organizzazioni sindacali e della rappresentanza unitaria sindacale della stessa azienda per la definizione del Piano delle pronte disponibilità e del sistema degli incarichi del personale di comparto. “Come Nursind – spiega- avevamo già invitato l’Asl Salerno a convocare le parti stante la disposizione emanata dalla direzione generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Servizio sanitario regionale, cosa che ad oggi non è avvenuta”. Inoltre, era stato chiesto di convocare le parti per la discussione generale sul sistema degli incarichi. Pugno duro anche con l’Azienda “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” e sulla mancata convocazione delle organizzazioni sindacali e della rappresentanza unitaria sindacale per la definizione del Piano delle pronte disponibilità e dell’applicazione dell’accordo del sistema degli incarichi del personale di comparto. Inoltre, l’azienda era stata invitata a dare seguito all’accordo raggiunto tra le parti lo scorso 11 ottobre, ma senza riscontri. Per il Nursind tutto questo ha provocato “una perdita di chance per numerosi lavoratori”. Anche in questo caso, quindi, il sindacato ha proclamato lo stato di agitazione ed invitato il Prefetto ad effettuare un tentativo obbligatorio di conciliazione, convocando con urgenza i vertici del “Ruggi”.

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