Sappe “nel carcere di Salerno o si muore o si evade”

Redazione

Un suicidio tentato nel carcere di Avellino ed uno, purtroppo, portato a termine nel carcere di Salerno, dove ieri mattina una 44enne è stata trovata senza vita, riaccendono l’allarme sulla situazione delle carceri in Campania. A denunciare lo stato di emergenza in cui versa la casa circondariale di Fuorni è il Sappe. «Il dramma di ieri – commenta rammaricato Emilio Fattorello, segretario nazionale del Sappe – lascia un segno indelebile, costituendo una sconfitta per tutti. Da tempo, come sindacato, denunciamo le critiche condizioni operative della Sezione femminile del carcere di Salerno, in cui il personale assegnato viene destinato ad altri posti di servizio». La mancanza di personale ed una poco attenta organizzazione dei turni, per il Sappe, rendono la situazione davvero critica. «Lo stesso servizio di sorveglianza generale – spiega Fattorello – viene svolto da ruoli non previsti per tali ed importanti funzioni; mentre gli Ispettori, si defilano o addirittura sono impiegati presso le camere di sicurezza dei Tribunali, mentre nella casa circondariale di Salerno, si muore o si evade». Criticità che il sindacato ha più volte denunciato anche alla Procura. «Non siamo stati ascoltati da nessuno – conclude il segretario nazionale del Sappe – siamo stati ignorati e non considerati. E in questo modo si sono verificati tanti eventi critici che si sarebbero potuti evitare». Intanto la direzione del carcere di Fuorni si prepara ad un cambio al vertice. A breve il direttore Stefano Martone lascerà la struttura salernitana. Al suo posto subentrerà Rita Romano, attualmente alla direzione dell’Icatt di Eboli.

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