Il consigliere comunale Attianese finisce all'ospedale per aver redarguito i bulli

Scafati: ferma i vandali, viene pestato dai genitori

A picchiarlo, i papà di alcuni appartenenti al branco. Lo sdegno del Sindaco, Aliberti
Ivano Montano

Era stata appena installata, la fontanina in piazza Bagni, ma un gruppo di minorenni ha cercato di sradicarla, per ben due volte, manco desse loro fastidio. Dopo essere stati allontanati sabato, gli stessi sono ritornati sul posto per completarne la distruzione accanendosi anche contro la nuova segnaletica verticale. Il consigliere comunale Paolo Attianese, intervenuto per fermarli, cercando di spiegare loro il danno che stavano arrecando alla comunità, è finito all’ospedale per le percosse subite dai papà di alcuni ragazzi. Scafati è scossa, il sindaco Aliberti scrive sulla sua pagina facebook: “Siamo davanti ad atteggiamenti incivili rispetto ai quali tutti dobbiamo fare rete: comune, chiesa, scuola e famiglia devono assolutamente lavorare insieme per insegnare il senso del bene comune, del rispetto e dell’educazione. Bisogna collaborare per far rinascere  valori che sembrano perduti. In qualità di Sindaco è mio dovere intervenire, per l’aggressione subita dal consigliere e il danno arrecato alla cosa pubblica, eventualmente segnalando anche questi ragazzi ai servizi sociali municipali  perché è un nostro dovere salvarli dal degrado morale in cui rischiano di affondare”. Per la cronaca, il consigliere Attianese è stato aggredito e pestato a calci e pugni domenica in Piazza, in stato di choc è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nocera Inferiore dove i sanitari gli hanno diagnosticato diverse ecchimosi. Una vicenda che lascia l’amaro in bocca ed un senso di sconforto totale: è questo il miglior esempio che certi padri riescono a dare ai propri figli? La battaglia contro il degrado sociale in cui versano alcuni dei nostri ragazzi, quelli che dovrebbero formare la società del futuro, va fatta – come dice bene il Sindaco Aliberti – tutti assieme, dalle istituzioni alla scuola, passando per le parrocchie ma soprattutto tra le quattro mura di casa. Se a venire a mancare sono proprio le famiglie, la crociata si fa dura, decisamente in  salita.

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