Piana del Sele e rifiuti tossici non sono un binomio. La notizia sul gruppo di persone che interrava scarti in quella zona non può penalizzare l'agricoltura di eccellenza da sempre attenta alla qualità. Lo dice Coldiretti Salerno.
Coldiretti è preoccupata dagli effetti che potrebbe avere l'inchiesta dei Carabinieri che ha scoperto un traffico illecito di rifiuti con base anche nella Piana del Sele. Per il Presidente di Coldiretti Salerno, Vito Busillo, si tratta di «un caso isolato e limitato che non deve in alcun modo danneggiare il comparto agricolo della Piana del Sele, primo polo produttivo d'Italia per la quarta gamma, area di produzione della mozzarella di bufala dop e di numerosi prodotti di eccellenza a marchio».
«I prodotti della Piana del Sele riforniscono il 75 per cento della quarta gamma italiana, sono sicuri e di assoluta qualità – ricorda Busillo. Il disciplinare in materia di produzione, confezionamento e commercializzazione contiene una serie di parametri vincolanti sulla sicurezza alimentare e sulla qualità che devono essere rispettati nel ciclo produttivo e nella distribuzione». Dalla mozzarella di bufala DOP alle tipicità a marchio, tutti «meritano rispetto, non affermazioni allarmistiche assolutamente ingiustificate», spiega Coldiretti, sottolineando che il comparto riveste una fetta importante del mercato italiano ed estero proprio grazie a sicurezza e qualità percepite dai consumatori.
«Ogni prodotto segue un iter di etica, sostenibilità ambientale e certificazioni di qualità – spiega Busillo – grazie all'utilizzo responsabile delle risorse idriche e le buone pratiche agricole. Il settore investe moltissimo per garantire ai consumatori prodotti di qualità e tracciabili: i controlli vengono garantiti in tutte le fasi del processo produttivo, dalla coltivazione alla lavorazione fino all'imbustamento, frutto di una costante ricerca e innovazione da parte degli imprenditori agricoli che negli anni hanno investito per assicurare sempre nuovo slancio al comparto».
Per Questo Coldiretti sostiene che «parlare di rifiuti tossici significa penalizzare tantissimi imprenditori seri che operano in quest'area e che ogni giorno lavorano per portare sulle tavole italiane produzioni di alta qualità».