Ebbene si, dopo appena due giornate di campionato siamo già al “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”, una frase fatta che nel calcio suona a mo’ di grido di battaglia. In 180 minuti, la Salernitana di Brini – ancora in rodaggio e decisamente poco fortunata – s’è già giocata qualche bonus in termini di affidabilità, facendo venire più di un dubbio ai tifosi sulla sua reale consistenza e competitività. Contro il Modena, serve lottare con umiltà e vincere per togliere dalla classifica quel deprimente zero e riacquistare fiducia. Serve la grinta, ora, serve l’esperienza. Serve tirare fuori i fatidici “attributi”, ed allora bando alle ciance ed ai preziosismi: in campo, da subito, uomini di temperamento e capitani di lungo corso. Spazio a Soligo e Fusco, leader di ieri e di oggi; spazio a Montervino che non vede l’ora di riprendere a correre e mettere i polmoni al servizio della causa comune, spazio a Ciccio Cozza – ex capitano coraggioso della Reggina e oggi top player della Salernitana -. Inutile dire che servirà anche il possente urlo della Sud, per cui domenica – almeno per novanta minuti – sarà meglio accantonare critiche e fischi preventivi, per tifare con orgoglio, per rialzare la testa. Come dice Emanuele Ferraro – un altro dalla scorza dura – “il campionato della Salernitana inizia col Modena”. Dunque, meglio iniziare con una vittoria.
Scendono in campo i duri
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