Indetto dall'Usb

Sciopero all’Inps contro la chiusura delle sedi e la valutazione individuale

«Per protestare contro l’ulteriore arretramento dell’INPS dai territori»
Girolamo Budetti

Lo sciopero di oggi è «per protestare contro l'ulteriore arretramento dell'INPS dai territori». Secondo l'Unione sindacale di base «si chiudono importanti sedi e si ridimensionano le attuali agenzie. Si cerca ancora una volta di fare cassa, accentrando personale e competenze, per risparmiare sul costo degli affitti dopo aver svenduto nei decenni passati il patrimonio pubblico attraverso le cartolarizzazioni.

Braccia incrociate nelle prime 2 ore di ciascun turno anche per opporsi all'introduzione delle schede di valutazione individuale, simbolo di falsa meritocrazia: delle pagelline in un ente che ha erogato prestazioni Covid a 15 milioni di cittadini per un totale di 33,5 miliardi di euro e che in pieno lockdown con il 96% di personale in Smart working ha incrementato la produttività.

C'è poi l'emergenza delle sedi periferiche: con i pensionamenti nei primi mesi del 2021 la situazione diventa drammatica, laddove esiste un sottorganico da anni. Nel Salernitano è il caso degli uffici Inps di Agropoli, Battipaglia, Minori, Nocera, Sala Consilina, Sapri e Vallo della Lucania. Per salvaguardare queste sedi – dove a volte ci sono meno di 5 impiegati e mai tutti insieme – servono nuove assunzioni. A livello nazionale ne occorrono 4000 entro il 2022 oltre a quelle già programmate.

Tra le altre richieste dei sindacati di base ci sono il riconoscimento per il lavoro agile del buono pasto, dello straordinario, del recupero maggiore orario e dei permessi; l'indennità Covid di 800 euro per il 2020; il trattamento economico di professionalità quale compenso fisso.

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