Mentalità ultra’: il rispettabile stile di vita di chi va oltre. Ultras, oltre la passione per una squadra di calcio, per una maglia. Si mette al centro soprattutto il senso di appartenenza ad una comunità, si ama la città, si va in soccorso di indigenti e bimbi ammalati con collette e iniziative a scopo benefico. Insomma, un mondo che non è fatto solo di fumogeni ma anche di tanto arrosto. Poi c’è la demenzialità ultra’ e quella è tutt’altra cosa e che per fortuna appartiene ad una risicata minoranza. Sono quelli per i quali la vita è fatta di scontri piuttosto che di incontri, sono quelli che non hanno capito che il calcio è cambiato, che oggi allo stadio ci vanno le famiglie, sono quelli che non hanno minimamente riflettuto sul fatto che in quel pullman andato in fiamme potevano esserci ragazzini, donne, persone anziane, insomma gente che non esce certo di casa per andare in guerra. Ci sono quelli che – con quella sconsiderata caccia all’uomo – hanno messo seriamente in pericolo anche una famiglia, con un bimbo piccolo, al primo piano della palazzina a lungo minacciata dalle fiamme. Ne hanno arrestati 9: sette paganesi e due casertani. Ci sarà per loro una pena esemplare? Non lo sappiamo, il pallone è rotondo. Ed è vuoto, come certe teste.
Scontri a Pagani: roba da delinquenti, non da ultra’
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