Le misure cautelari sono state eseguite ieri

Scontri dopo la gara Angri – Matera: in otto nei guai

In due finiscono ai domiciliari, per gli altri sei scatta l'obbligo di dimora
Francesca De Simone

In otto finiscono nei guai per il pomeriggio di follia dello scorso 14 gennaio allo stadio Novi, per gli scontri in occasione della partita di serie D tra Angri e Matera: per due persone sono scattati gli arresti domiciliari, per le altre sei l’obbligo di dimora. Dovranno rispondere, a vario titolo, di lesioni, porto d’armi e oggetti atti ad offendere, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Le misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Nocera, su richiesta della Procura, sono state eseguite dai Carabinieri del locale Reparto Territoriale. Alla fine del match alcuni facinorosi supporters dell’Angri hanno tentato ripetutamente di entrare in contatto coi rivali, sia nei pressi del settore ospiti che nell’area di parcheggio. A più riprese sono stati allontanati dal personale in servizio d’ordine allo stadio. Quando, però, è iniziata la fase di deflusso della tifoseria ospite, all’improvviso, da un vicolo, sono sopraggiunti circa 60 – 70 malintenzionati, armati di spranghe e pietre, che hanno lanciato bombe carta ed oggetti contundenti all’indirizzo degli ospiti. L’autista dell’autobus della squadra lucana è stato colpito alla testa. In seguito all’intervento dei militari, gli autori dell’assalto si sono dati alla fuga nelle stradine adiacenti allo stadio, salvo tornare alla carica una decina di minuti dopo, tendendo un nuovo agguato. Sono stati respinti dai Carabinieri: alcuni sono scappati, altri (una decina circa) si sono scagliati contro i militari per raggiungere i tifosi ospiti. Tre di loro, inoltre, hanno aggredito il comandante della stazione di Angri, con spranghe e cinture. A seguito di indagini uno di questi è stato identificato e a suo carico è stato emesso decreto di fermo di indiziato di delitto da parte del pm. La sua posizione è stata definita separatamente con applicazione pena su richiesta.  Gli ulteriori approfondimenti investigativi compiuti dai Carabinieri hanno consentito poi di identificare gli altri individui coinvolti nella vicenda, con l’applicazione delle 8 misure eseguite ieri dai militari.

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