Cinque i feriti, tra cui anche un carabiniere

Scontri Paganese-Casertana 200 indagati

Un bus (dei casertani) dato alle fiamme, danneggiato anche un palazzo
Francesca Salemme

Sono un paio di centinaia le persone indagate dalla Procura di Nocera Inferiore per gli incidenti scoppiati il 22 gennaio scorso a Pagani prima della gara di calcio di serie D tra Paganese e Casertana, nel corso dei quali i tifosi paganesi diedero alle fiamme, a poca distanza dallo stadio, un bus dei supporter casertani, che riuscirono a salvarsi scendendo di corsa dal mezzo.

Ci furono poi dei tafferugli tra le due tifoserie sedati a fatica dalle forze dell’ordine.

Cinque i feriti, tra cui anche un carabiniere; ad essere danneggiato dal bus in fiamme anche un palazzo.

Tra gli indagati per lesioni colpose, rissa, incendio e altri reati – – pm Angelo Rubano –  gli ultras e i tifosi della Paganese identificati prima e dopo l’assalto al bus, effettuato con pietre, bastoni e fumogeni, ma anche alcuni dei circa 150 tifosi casertani arrivati a Pagani, che presero parti agli incidenti successivi all’assalto.

Due giorni dopo i fatti, nove tifosi – sette della Paganese e due della Casertana – finirono agli arresti domiciliari.

Sulla vicenda intervenne anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che condannò le violenze dei tifosi e garantì che avrebbe raccomandato agli organismi che si occupano di gestione delle partite dal punto di vista dell’ordine pubblico, “di mantenere un’attenzione molto alta”.

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