Dibattito aperto sui due grandi temi della ripartenza

Scuola e trasporti, si cercano soluzioni

L'Associazione Presidi punta sui test sierologici
Ivano Montano

1365 i nuovi casi di contagio, ieri, su base nazionale, con 4 nuovi decessi e sette pazienti in più in terapia intensiva. Resta tristemente vuoto l'elenco delle regioni covid-free e un po' dappertutto si parla di nuovi casi, per così dire, di ritorno: cioè, persone appena rientrate dalle vacanze, in particolare dalla Sardegna o alcuni paesi esteri. Se in Francia, la crescente preoccupazione porta a ipotizzare un nuovo lookdown, in Italia non se ne parla. Se ne parla, invece, e anche tanto, di quella che è la vera grande sfida da affrontare nei prossimi giorni, ovvero la riapertura delle scuole.

La linea portata avanti dal Comitato tecnico scientifico della Protezione civile è quella di equiparare gli studenti di scuola superiore con quelli universitari, propendendo quindi per un uso esteso e continuo della mascherina in classe, anche durante le lezioni. Idea che non convince alcune regioni, pronte a rigettare la proposta degli esperti e permettere di abbassare la mascherina al banco a tutti gli studenti. Il Presidente dell'Associazione nazionale Presidi, Giannelli, propone l'autocertificazione degli studenti e la somministrazione di test sierologici, estesi su base volontaria, anche ai ragazzi.

Uno screening di massa della popolazione studentesca che sfiora gli 8 milioni e mezzo di soggetti, per cui a dir poco difficile, per mancanza di risorse. Un tema che è strettamente correlato ad un altro, quello del trasporto pubblico, con gli studenti che col ritorno tra i banchi riprenderanno anche a viaggiare. Proprio in giornata, c'è in agenda lo spinoso tema dei trasporti, fondamentale per la ripartenza delle scuole. Nelle tre riunioni in programma oggi, che si chiuderanno con una seduta straordinaria della Conferenza unificata delle Regioni e degli enti locali convocata dal ministro Francesco Boccia, si dovrebbe giungere ad una sintesi, dunque a chiarire quelle che saranno le norme da rispettare per la ripartenza. L'Emilia- Romagna spinge per la soluzione che preveda la capienza dei mezzi ridotta all' 80%, e il Governo sembra orientato a sposare l'idea, che naturalmente non piace a tutti. Per altri, si tratta di una percentuale troppo alta, per altri ancora non ci sarebbero problemi nello sfruttare la capienza massima dei mezzi di trasporto, a patto che tutti i passeggeri indossino la mascherina.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.