Sembra che i 10 milioni di euro che, dovevano essere finanziati dal governo nazionale, per tutelare gli insegnanti precari, non arriveranno. Ieri, nel corso di un incontro con la Regione per affrontare l’applicazione dell’accordo che prevedeva contratti di disponibilità per 4000 precari, i sindacati hanno chiesto al governo regionale di rompere l’accordo con il Ministero. Alla base dello scontento le paventate integrazioni al reddito che si sarebbero tradotte in solo 500 euro lordi al mese, per i prossimi 5 mesi; quelli che effettivamente mancano alla chiusura estiva delle scuole. Intanto, l’Inps non ha ancora erogato i sussidi di disoccupazione perchè gli elenchi forniti dal Ministero sarebbero incompleti e senza istruzioni. Inoltre, tanti precari non sarebbero rientrati nelle liste dei contratti di disponibilità e da febbraio resteranno senza il sussidio di disoccupazione ordinaria. Ancora bufera sul mondo della scuola che si prepara a nuove forme di protesta. Il 12 marzo è previsto uno sciopero Generale della scuola. A Roma i precari di tutt’Italia sfileranno in una grande manifestazione nazionale
Scuola, i sindacati chiedono di rompere l’accordo
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