Il Governo fa dietrofront sulla Dad. A meno di 24 ore dalla circolare firmata dal direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, e dal capo dipartimento del Ministero dell'Istruzione, Jacopo Greco, è arrivato il cambio di rotta dopo un approfondimento con il Cts: non ci sarà alcun ritorno in Dad in caso di presenza di un solo alunno contagiato in classe. Viene dunque confermato che la didattica a distanza scatta con almeno tre positivi in classe (2 dai 6 ai 12 anni). Il governo ha deciso di confermare la strada intrapresa finora, sottolineando la necessità di garantire il più possibile la partecipazione in presenza, tenendo conto comunque che l'attuale situazione epidemiologica va monitorata costantemente. Disattese le richieste delle Regioni, che volevano regole più rigide di fronte al nuovo aumento dei casi. "Troviamo sconcertante che una nota sottoscritta da due Ministeri sia sospesa dopo neanche 24 ore e che le disposizioni ivi contenute siano già considerate superate”, dichiara Antonello Giannelli, presidente nazionale Anp, che chiede alle Asl di rendere più efficiente la campagna di testing e tracing che dovrebbe garantire la scuola in presenza.
Smentita la circolare pubblicata 24 ore prima, Associazione Nazionale Presidi sul piede di guerra
Scuola, il governo fa marcia indietro sulla Dad
Draghi conferma le regole per la quarantena delle classi per difendere la didattica in presenza
118
articolo precedente