“Prevalente” l’interesse pubblico “al contenimento della diffusione del virus”

Scuola: il Tar da’ ragione a De Luca, la didattica resta a distanza

Camera di consiglio fissata in data 4 dicembre per la trattazione collegiale
Francesca Salemme

Il Tar della Campania ha respinto le tre richieste di sospensione dell'ordinanza 89 che ha disposto la chiusura delle scuole, fortemente voluta dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

La didattica continuerà ad essere a distanza.

Il Tar ha ritenuto di considerare "prevalente" l'interesse pubblico "al contenimento della diffusione del virus, funzionale a garantire il diritto alla salute di tutti".

"I ricorrenti – scrive il presidente della V sezione – hanno fondato la propria richiesta richiamando il Dpcm 4 novembre che (…) ha comunque fatta salva la didattica in presenza per la scuola dell'infanzia e il primo ciclo di istruzione, finanche per le Regioni attualmente classificate in zona "rossa", tra le quali non è, allo stato, compresa la Campania". Ma il Tar ricorda che il Dpcm "non esclude la persistente possibilità, per le autorità sanitarie regionali e locali, di adottare misure più restrittive in presenza di situazioni sopravvenute (non considerate nel Dpcm) o da specificità locali. L'ordinanza numero 89 trova fondamento anche alla luce "dell'effetto moltiplicatore" generato dai contagi connessi a positività nelle fasce in età scolare e tenuto conto della peculiare densità abitativa del territorio regionale e del deficit di personale sanitario in servizio attivo.

Si rileva, inoltre, un aumento dei casi di positività al Covid in ambito scolastico e l'esigenza di "consolidare i risultati di contenimento della pandemia finora conseguiti".

Camera di consiglio fissata in data 4 dicembre per la trattazione collegiale.

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