Scuola, l’ira di dirigenti e sindacati per gli accorpamenti

Francesca De Simone

Cambia la mappa scolastica degli istituti salernitani, così come deciso dal governo, alla luce dei nuovi parametri e delle fusioni di scuole con meno di 900 alunni. Le proposte della Regione, sulla base anche delle indicazioni delle varie amministrazioni locali, però, non piacciono a sindacati e dirigenti. Gli accorpamenti previsti nella delibera pubblicata oggi, che riguardano solo gli istituti che ospitano scuole materne, primarie e secondarie di primo grado, creano diverse perplessità. Nel comune di Salerno, il caso più singolare, è quello che riguarda le frazioni alte: il comprensivo di Fratte-Matierno “San Tommaso d’Aquino”, infatti, accorperà i plessi di Ogliara e San Mango Piemonte, mentre quelli di Giovi Casa Polla e Giovi Piegolelle passeranno sotto la direzione della “Calcedonia”. In questo modo, le frazioni perderanno la dirigenza e, di conseguenza, verrà meno anche un punto di riferimento, per le famiglie, sul territorio. C’è poi il discorso relativo all’accorpamento dei plessi del centro della Barra con la Vicinanza – Pirro, mentre quello di Torrione si unirà alla Matteo Mari. E’ poi prevista la fusione tra i comprensivi Monterisi e don Milani, mentre i plessi Gatto e Mazzetti saranno accorpati all’Istituto Comprensivo Quasimodo. Cambiamenti in vista anche per quanto riguarda la provincia, con altri “casi” che fanno discutere, come quello dell’Istituto Speranza di Centola Palinuro, unito al “Don Antonio Lettieri” di Rofrano, con ulteriori difficoltà legate agli spostamenti sul territorio.

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