Si chiama Roberto Merino Ramirez, e per chi non l’avesse capito è uno dei pochi fuoriclasse del campionato di serie B. Soprattutto, è l’unico fuoriclasse della Salernitana; uno di quei giocatori capaci di dare qualità, imprevedibilità e pericolosità in zona offensiva, uno di quei giocatori che – come si suol dire – devono giocare anche con le stampelle. Evidentemente, c’è chi non l’ha capito, mentre noi – sinceramente – non abbiamo capito perché la Salernitana ha voluto bastonarsi alla Tafazzi per circa due mesi, utilizzando col contagocce un campione che, probabilmente, da titolare avrebbe portato in dote qualche punticino in più in classifica. Poco convincenti anche le dichiarazioni di Grassadonia in merito alla forma del peruviano: la sensazione è che Merino, quello visto sabato scorso contro l’Ancona, fosse pronto già da un pezzo. Abbiamo sempre difeso le scelte del tecnico Grassadonia, ma è chiaro che nella gestione dell’andino il mister fa il paio con Castori. Siamo sicuri che, da persona intelligente qual è, ammetterà l’errore e certamente consegnerà la squadra e le residue speranze di salvezza a Merino.
Se c’è una speranza, si chiama Merino
81
articolo precedente