Stefania Nobili è ai domiciliari dal 20 gennaio scorso e come l'ex marito Roberto Squecco ha deciso di rispondere alle domande del gip Gerardina Romaniello e del pm Francesca Fittipaldi. La strategia difensiva è la stessa adottata da Squecco: linea di collaborazione con gli inquirenti e richiesta di attenuazione della misura cautelare, visto che le presunte condotte illecite risalenti nel tempo non giustificherebbero la necessità degli arresti. Nobili entra nell'inchiesta per l'intestazione fittizia del Lido Kennedy e della Nuova Croce Azzurra Capaccio, oltre che per riciclaggio di denaro. La tesi accusatoria è che benché sia separata da Squecco, in realtà sia molto legata agli affari dell'ex marito.
Il suo interrogatorio è durato poco meno di un'ora. Stefania Nobili è anche capogruppo di maggioranza al Comune di Capaccio Paestum. I magistrati ritengono che l'ormai celebre corteo di ambulanze dopo le amministrative del 2019 sia stato voluto dall'ex marito per festeggiarne l'elezione, insieme a quella del sindaco Franco Alfieri.
Ha deciso di chiarire la sua posizione anche la funzionaria dell'Asl Gerarda Montella, presentando una memoria difensiva e diversi documenti, in particolare quelli relativi ad un sopralluogo che le viene contestato come mai eseguito. Montella avrebbe riferito di poter portare testimoni presenti al sopralluogo.
Si sono avvalse della facoltà di non rispondere, invece, le altre persone coinvolte: tra questi due nipoti di Squecco e persone di sua fiducia, che in alcuni casi avevano costituito società per far girare i soldi con false fatturazioni e autoriciclaggio.