Sentenza Borsa, il fratello “Ora Anna può riposare in pace”

«Dopo la sentenza ho pensato ad Anna, che ora può riposare in pace, ma ho pensato anche ai miei genitori che ogni si chiedevano perchè dovevano difendersi da chi aveva ucciso la loro figlia». Oltre due anni di udienze, oltre due anni a percorre e ripercorrere quel 1 marzo 2022, a subire anche il tentativo dell’assassino di sua sorella di trovare una via d’uscita, di provare a “togliersi il peso” di averla uccisa con un  colpo di pistola per farle pagare un amore finito. Da quel giorno Enzo Borsa ha condotto una dura battaglia, per Anna e per i suoi genitori ed ha temuto, confida, che Erra non fosse condannato all’ergastolo. «E’ stato il fidanzato di mia sorella, il figlio dei miei genitori e anche mio fratello, ma ha strappato a noi il fiore più bello. Non voglio vendetta ma voglio giustizia ed è stata fatta, ora deve patire quello che ogni giorno affrontiamo noi».