Sentenze pilotate in cambio di mazzette, le richieste del pm

Redazione

Sette anni per il giudice Giuseppe De Camillis e 5 anni per l’ex parlamentare e consulente fiscale Teodoro Tascone. Le richieste di condanna per i due professionisti, finiti nell’inchiesta delle Fiamme Gialle su un presunto giro di mazzette per pilotare sentenze alla Commissione Tributaria di Salerno, sono state avanzate mercoledì mattina dal pm Elena Guarino, al termine della requisitoria celebrata dinanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno Gennaro Mastrangelo. Per il giudice De Camillis, il pm ha chiesto una pena più elevata rispetto a quella avanzata per il collega Fernando Spanò, per quest’ultimo la richiesta è di un anno ed otto mesi. L’accusa ritiene che De Camillis abbia avuto un atteggiamento poco collaborativo durante le indagini, ammettendo le sue responsabilità solo di fronte a contestazioni inequivocabili. De Camillis e Tascone, hanno scelto di essere processati con il rito dell’abbreviato. In totale sono quattordici i professionisti coinvolti nel primo filone d’inchiesta dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, concluso lo scorso maggio. Il secondo filone, cinque mesi dopo, coinvolse altre sette persone, tra giudici, funzionari, commercialisti ed imprenditori. Per l’accusa, gli indagati avrebbero escogitato un sistema per pilotare l’iter e condizionare l’esito di procedimenti tributari originati da accertamenti dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. Il passaggio di danaro avveniva sempre in contanti e certi passaggi di “mazzette” sono stati addirittura ripresi dalle microcamere piazzate dagli inquirenti.

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