Il marchio CE era fittizio

Sequestrate oltre 500mila mascherine non a norma

Operazione congiunta di Finanza e Dogana nel porto di Salerno
Simona Cataldo

Avrebbero ingannato anche gli acquirenti più attenti, perché identiche a quelle a norma e con tanto di marchio CE, ma la marcatura di conformità esposta era falsa. I funzionari dell'Ufficio delle Dogane di Salerno ed i Finanzieri del Comando Provinciale hanno sequestrato oltre mezzo milione di mascherine protettive modello FFP2.

Il sequestro

Il sequestro è avvenuto all'interno del porto di Salerno. Le mascherine, rinvenute in un container proveniente dalla Cina, erano destinate ad una società di commercio all'ingrosso laziale. Ispezionando la documentazione esibita a corredo dell'operazione doganale, funzionari e finanzieri hanno scoperto che la marcatura CE apposta sulle mascherine era stata per una partita di mascherine chirurgiche. Si trattava, quindi, di dispositivi del tutto diversi da quelli bloccati in dogana.

Gli accertamenti

Su delega della Procura di Salerno, i finanzieri hanno ricostruito la filiera distributiva dei dispositivi. I controlli hanno interessato i tre punti vendita della società importatrice, a Roma e provincia, nonché la sua sede legale, a Latina, dove sono state trovate ulteriori 116 mascherine, in questo caso del tutto sprovviste dei certificati di conformità.

La denuncia

Il titolare dell'impresa importatrice è stato intanto denunciato all'A.G. salernitana per il reato di “vendita di prodotti industriali con segni mendaci” e rischia fino a due anni di carcere, oltre alla multa fino a 20 mila euro. In caso di condanna definitiva, anche alla società sarà inoltre applicata un'autonoma sanzione pecuniaria di tipo amministrativo.

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