Le farmacie dell’ex Asl Salerno 3 resteranno chiuse lunedì 20 e martedì 21 luglio. E’ il secondo atto della protesta proclamata il 4 giugno scorso dai farmacisti che non hanno ricevuto le mensilità di marzo e aprile mentre è scaduta anche quella di maggio. Per l’associazione di categoria Federfarma la situazione delle 97 farmacie rurali è drammatica, poiché operano in piccoli centri con modesti bacini di utenza e per sopravvivere hanno bisogno del mandato mensile del Servizio Sanitario Nazionale. La fusione delle tre Asl salernitane, con la riunione delle tesorerie, ha messo in ginocchio anche la cassa della più virtuosa ex Asl Sa 3, ormai travolta dai debiti delle altre. L’Asl unica ha somme pignorate per 200 milioni di euro e le rimesse mensili sono oggetto di costanti, ulteriori pignoramenti, tali da mettere a rischio gli stipendi del personale. «Temo– ha dichiarato il presidente di Federfarma Salerno Leonardo Accarino- che la protesta delle farmacie sia destinata, a breve, ad estendersi a tutto il territorio della provincia di Salerno nella quale operano colleghi che lamentano ritardi di pagamento dai nove ai quindici mesi. La via d’uscita che da tempo stiamo proponendo– ha continuato il presidente Accarino- sull’accentramento delle procedure di pagamento alle farmacie, ha trovato e trova ancora, incomprensibili resistenze, malgrado applicata, con successo, in altre Regioni».
Serrata farmacie ex Asl Sa 3
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