Shopping festivo condito da polemiche

Redazione

Divampa la polemica in merito alle aperture festive straordinarie proposte dalla Confcomemrcio per i prossimi 25 aprile e 3 maggio. In una nota l’associazione proponeva ai suoi iscritti di rimanere aperti il giorno della Festa della Liberazione per non spezzare la settimana e di recuperare la chiusura del 1° maggio con l’apertura domenicale del 3. Di più: ai soli iscritti del centro storico, ricordava che, vista la concomitanza con la Fiera del Crocifisso ritrovato proprio nelle strade e piazze del cuore antico della città consiglia di rimanere aperti anche domenica 26 per sfruttare, in termini commerciali, il flusso di turisti, visitatori e curiosi. La decisione di Arzano e collaboratori non è piaciuta né ai vertici della Cidec né a quelli di confesercenti. I primi li accusano di generare disorientamento nei clienti e tra gli stessi operatori commerciali e chiedono una pianificazione anticipata delle domeniche di apertura e di tutte le altre iniziative simili. Confesercenti, invece, ribadisce la solennità festiva del 25 aprile e ricorda che il suo calendario è definito da mesi… un calendario che prima della rottura con le altre associazioni di categoria, consumatasi la domenica delle Palme, era condiviso da tutti. Critiche che da Confcommercio rimandano al mittente sottolineando che la calenderizzazione immutabile delle aperture straordinarie non è più possibile sia per i comportamenti mutevoli dei consumatori, sia per la crisi… e rinunciare al 40-50% dell’incasso settimanale (che è garantito dal sabato) non è cosa che di questi tempi si fa a cuor leggero.

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