I risultati dell’autopsia potrebbero chiarire alcuni elementi decisivi per fare luce sul giallo dell’uccisione di Vincenzo Vicinanza. Dall’esame del corpo dovrebbero emergere dettagli innanzitutto sull’orario esatto del decesso, mentre i segni lasciati dal proiettile aiuteranno i periti a stabilire da dove sia partito il colpo e quindi la dinamica presunta dell’omicidio. Gli inquirenti scavano nella vita dell’ex gioielliere diventato imprenditore edile. Due i fronti di indagine presi in considerazione dai carabinieri del reparto operativo: i rapporti di lavoro e di affari intrattenuti da Vicinanza con vari personaggi con le pendenze relative economiche in atto e la vita privata dell’uomo, che a quanto pare conterrebbe particolari interessanti. Sono decine le persone ascoltate nell’ultimo fine settimane. Ogni testimonianza può essere utile a ricostruire il quadro entro cui è maturato l’omicidio. Pista affaristica o passionale che sia, al vaglio degli investigatori ci sono i documenti ritrovati nell’auto di Vicinanza ed i reperti rinvenuti nella Ford Focus: tra questi ci sarebbe anche un bossolo dello stesso calibro di quello esploso alla nuca dell’imprenditore edile. Segno che forse l’assassino ha avuto problemi a sparare con l’arma del delitto. L’autopsia chiarirà anche da dove è stato esploso il colpo: al momento è credibile la tesi che vorrebbe l’assassino seduto sul sedile posteriore rispetto alla posizione di guida di Vicinanza: il che farebbe pensare che al fianco della vittima poteva esserci una terza persona; un complice oppure un testimone. E’ su questo che nelle ultime ore si concentra l’attenzione di chi dovrà risolvere un omicidio misterioso.
Si indaga sul giallo di Sardone
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