Si riparte dal passato, grazie alla caparbietà dei tifosi che non hanno mai smesso di inseguire il sogno, grazie alla volontà del Presidente Lombardi, che ha lottato contro il tempo e gli ostacoli, finanziari e burocratici, fino a spuntarla. Grazie, soprattutto, alla forte fibra del Cavalluccio marino, capace di trasformarsi in salmone per risalire la corrente, per riprendersi il suo posto che è sempre stato e ancora sarà – da domani sera in poi – nel cuore della città e sul cuore dei giocatori. Bruciate tutte le tappe, bruciati tutti gli scettici: la Salernitana esibirà l’ippocampo già nel derby col Benevento e sarà festa grande, perché se è vero che i cavalli di ritorno non sono mai stati graditi, è vero pure che il ritorno del cavalluccio è il regalo più grande che questa società avrebbe mai potuto fare alla città per onorare i 90 anni di vita della Salernitana. La passione, per crescere forte e rigogliosa, ha bisogno di radici; tutto quel che in città ha a che vedere col pallone aveva bisogno del suo simbolo, perché di quella palla di pezza – logo di interregno per 4 anni – non ne poteva proprio più. Si riparte dalla storia, con rinnovato entusiasmo, per scrivere tante altre pagine da leggenda. Rigorosamente a sfondo granata.
Si riparte dalla storia
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