La Regione Campania non ricorre alla Consulta contro il decreto sicurezza per una scelta politica precisa: evitare di consegnare alla Lega uno strumento elettorale che distorcerebbe le questioni di merito. E’ il presidente Vincenzo De Luca a spiegarlo, a margine di un evento a Lioni, prendendo le distanza da tanti colleghi governatori o sindaci. Perché la Campania rinuncia?
«Perché non voglio fare nessun piacere alla Lega. Più si ideologizza questo problema più si regalano voti alla Lega. La sinistra continua a non capire niente». «Il decreto Salvini è un disastro – sottolinea De Luca – ma per me bisogna andare a una trattativa stretta, immediata con la presidenza del Consiglio per verificare nel merito le ricadute sul Comuni, che sono pesanti». La richiesta è una proroga dei termini di applicazione del decreto per la parte che riguarda la regolarizzazione di immigrati già presenti in Italia. Per De Luca «hanno sbagliato anche i sindaci, perché il problema andava posto un minuto dopo l’approvazione della legge. Non c’era bisogno di aspettare due mesi per aprire il contenzioso con il Governo».
Invece sul processo di maggiore autonomia delle Regioni, De Luca annuncia di prepararsi «a fare un ricorso alla Corte Costituzionale sul federalismo differenziato».
«Questa è una questione vitale, – spiega De Luca – non la legge sulla sicurezza. Se Veneto e Lombardia si prendono tutte le risorse che incamerano, il Sud è condannato a morte».
https://www.youtube.com/watch?v=GK2QjpeTvmE