Per affrontare una criticità con maggiori speranze di successo, più ne siamo, meglio stiamo e questo è fuor di dubbio. Per cui, in linea di massima siamo d’accordo con l’Assessore Tringali, quando si appella al senso civico ed alla prudenza dei pedoni, oltre che di automobilisti, motociclisti e ciclisti. Del resto, anche per loro, per i pedoni, esiste un codice della strada da rispettare. Però va detto pure che la soglia di attenzione è un qualcosa che varia a seconda delle fasce di età. Più spericolati sono i giovani, che tante volte non attraversano la strada sulle strisce pedonali o non si accertano prima che non sopraggiungano macchine da destra o da sinistra. La soglia d’attenzione di abbassa per gli anziani, soprattutto in chi ha difficoltà nel deambulare o cammina con l’ausilio di bastoni. Detto questo, sarebbe il caso di mettere in campo altre soluzioni, soprattutto mettere mano alle risorse economiche disponibili per provvedere all’installazione di semafori a chiamata soprattutto lungo le strade cittadine maggiormente a rischio. Potrebbe essere un primo passo per arginare le tragedie che hanno già listato a lutto Salerno, l’altro passo dovrebbe necessariamente farlo ogni singolo cittadino alla guida del rispettivo mezzo di locomozione: basta ricordare – ad esempio – che Lungomare Marconi non è il circuito di Monza e che il verde al semaforo non è un colpo di pistola sparato dallo starter.
Come detto dall'Assessore Tringali, anche i pedoni sono chiamati a rispettare il codice della strada
Sicurezza stradale, norme da osservare e possibili misure
Una soluzione, per evitare altri investimenti, potrebbe essere quella dei "semafori a chiamata"
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