Al Tavolo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, convocata dal Prefetto Esposito, si è partiti con l’analisi approfondita dei dati sugli incidenti registratisi nell’ultimo triennio nella provincia di Salerno.
Anche se è emersa una sensibile diminuzione (oltre il 30%) degli infortuni e delle malattie professionali i numeri evidenziano come la fascia di età più soggetta ad eventi infortunistici sia quella dei cinquantenni e dei sessantenni.
Significativo l’aumento del numero dei controlli effettuati dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (+70% nel 2024 rispetto all’anno precedente) e dei sopralluoghi svolti dall’Asl (+10% nel 2024 rispetto all’anno precedente), a conferma di una relazione positiva tra l’abbassamento del tasso di incidentalità sui luoghi di lavoro ed il ruolo attivo ricoperto dagli Enti istituzionalmente competenti a vigilare sul fenomeno.
Specifica attenzione è stata posta al comparto agroalimentare e a quello delle costruzioni, in cui si registra nell’ultimo periodo una rilevante crescita delle attività, legata sia alla mole di investimenti pubblici, sia allo sviluppo dell’edilizia privata. Sul punto è stata messa a fuoco l’esigenza di raggiungere il più possibile anche le imprese di dimensioni più contenute, con pochi dipendenti e una dimensione organizzativa che non sempre garantisce una adeguata sensibilizzazione dei lavoratori.
Il Tavolo ha condiviso l’esigenza di valorizzare i dati relativi alla mappatura dei cantieri, già attiva attraverso piattaforme specificamente dedicate.
Si è inoltre registrato l’impegno a indicare, in vista della prossima riunione, obiettivi concreti che accompagneranno la realizzazione di iniziative per promuovere la cultura della sicurezza, come valore aggiunto per dare linfa alla rete tra istituzioni pubbliche e private. Il Prefetto Esposito ha, infine, concluso: “Il calo degli incidenti sul lavoro non deve farci abbassare la guardia ma incoraggiarci nel costante impegno a contenere sempre più il fenomeno, perché morire di lavoro possa non essere considerata mai più una fatalità”.