A livello nazionale, oltre 600 morti in meno di 9 mesi, un dato che pesa come un macigno, soprattutto sulla coscienza di chi ad attivare le procedure a tutela della sicurezza dei lavoratori non ci ha nemmeno minimamente pensato. Tante volte, l’assassino si chiama destino. Una fatalità, una coincidenza, una manovra sbagliata, ma non sempre gli operai vengono messi nelle condizioni di operare senza correre rischi. I sindacati ormai si battono da decenni, in prima fila, a tutela dei lavoratori e chiedono misure stringenti per arginare la triste strage delle morti bianche, non sappiamo quanto possa essere decisiva, la cosiddetta “patente a punti” per le imprese a contrasto degli incidenti sul lavoro che si vuole varare a Roma, l’importante è che si faccia presto. A detta della Calderone, Ministro del Lavoro, si farà in tempi brevi. Tecnicamente si tratta di un documento che servirà a verificare e valutare quale capacità hanno le imprese di adempiere alle prescrizioni in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e, soprattutto, a far capire che la sicurezza è un elemento fondamentale. Mentre si discute in merito alla possibilità di introdurre il reato di omicidio sul lavoro, ci sarebbero novità in vista anche in ordine alle sanzioni da comminare alle ditte che non si adeguano alle normative legate alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Sicurezza sul lavoro, misure più stringenti in vista
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