Sigilli ad un resort a Capaccio, dieci persone indagate

Simona Cataldo

Sotto inchiesta sono finiti il proprietario della struttura, 4 tecnici del Comune di Capaccio, 2 funzionari della Regione Campania, un tecnico progettista, un agronomo e il titolare di un’impresa forestale. Tutti, ritiene la Procura di Salerno, coinvolti a vario titolo nella realizzazione del ‘Resort Giglio di Mare’, in località Laura. La struttura è finita sotto sequestro preventivo. La Procura ipotizza l’illecita lottizzazione di una vasta area posta ai margini della spiaggia di Capaccio Paestum, finalizzata alla realizzazione di un resort, realizzato anche grazie a provvedimenti amministrativi illegittimi. Nel maggio 2019, secondo l’accusa, sarebbe stata rilasciata una illegittima concessione edilizia in sanatoria di alcune strutture già esistenti in una pineta ricadente nella riserva naturale Foce Sele-Tanagro. Nel marzo 2021, un altro illecito permesso a costruire per la realizzazione di lavori di ampliamento, riqualificazione e recupero delle strutture edilizie illecitamente sanate. Inoltre, il proprietario del resort, sulla base di un nulla osta di fattibilità illecitamente rilasciato dai funzionari regionali, avrebbe, tra marzo e aprile 2019, disboscato circa 1.500 pini in un’area di 18.000 mq per ampliare la strada di accesso e realizzare un parcheggio. Le attività sono state svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno e del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli. I militari durante le operazioni di sequestro, hanno constato anche la realizzazione di altri sei mini appartamenti. Contestualmente, la Guardia di Finanza di Salerno ha perquisito lo studio del commercialista del titolare del resort al fine di reperire documentazione relativa ai mutui agevolati e garantiti, ottenuti per la realizzazione della struttura.

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