Erano sfuggiti alla cattura in occasione del blitz interforze dello scorso 2 dicembre, ma ieri Polizia e Carabinieri sono riusciti a rintracciare ed arrestare due dei latitanti dell’operazione che ha portato a smantellare diversi clan attivi nella zona dell’Agro e non solo. In manette sono finiti Andrea De Vivo e Francesco Fezza, esponenti di spicco degli omonimi gruppi egemoni della zona di Pagani. Stamani, invece, si è costituito presso il carcere di Fuorni anche Emanuele Amarante, irreperibile in occasione del blitz di dieci giorni fa. De Vivo e Fezza sono stati rintracciati fuori in provincia di Avellino. Al blitz hanno partecipato diversi agenti della Squadra Mobile e Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera. Le auto di rientro dall’operazione a sirene spiegate a Salerno non sono passate inosservate: ingente è stato l’impiego di forze per riuscire a catturare i due, ritenuti a capo dell’organizzazione per delinquere di stampo camorristico, nata dopo la separazione ed estromissione dei Petrosino – D’Auria. Continuano, intanto, le ricerche degli altri latitanti, tra cui i fratelli Confessore, sfuggiti al blitz effettuato nell’Agro lo scorso 2 dicembre. Venticinque in tutto le persone finite al centro dell’inchiesta della Dda di Salerno. Dalle indagini coordinate dalla Procura erano spuntate varie alleanze con diversi gruppi criminali in quello che è stato ribattezzato il Sistema Pagani. Tra i tanti capi d’accusa l’associazione di tifo mafioso e finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, tentato omicidio, intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio, porto e detenzione illegali di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, aggravati dal metodo e/o finalità mafiose. Nell’ambito dell’operazione furono sequestrati dalla Guardia di Finanza, in Italia ed in Spagna, beni per un valore complessivo di circa un milione di euro.
Sistema Pagani: catturati latitanti del clan Fezza – De Vivo
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