Soligo, l’insostituibile jolly granata

Sempre più insostituibile, Evans Soligo è di nuovo un elemento indispensabile per il centrocampo della Salernitana. Anche Fabrizio Castori, nel corso della sua gestione a singhiozzo, si è accorto che non si può fare a meno del fondamentale apporto del mediano di Marghera. A fatica, Soligo ha riconquistato quella maglia da titolare che, per tre stagioni di fila, ha indossato con continuità. A penalizzarlo in avvio di stagione è stato l’infortunio rimediato dopo appena quattro giornate di campionato. L’inatteso e lunghissimo stop forzato lo ha poi costretto a restare fuori per buona parte del girone di andata. Il suo rientro in campo è arrivato quasi in corrispondenza dell’avvicendamento in panchina. Una volta tornato in campo, Soligo ci ha messo poco a rinfrescare la memoria di chi non lo vedeva all’opera da tempo. Il suo impegno e l’attaccamento sempre mostrato per i colori granata sono stati ripagati con quel prezioso gol segnato nel derby del Partenio, in un momento particolarmente delicato per la Salernitana. Nonostante tutto, con l’arrivo dei nuovi acquisti, a gennaio, e con il ritorno di Castori alla guida dei granata, Soligo è stato messo di nuovo da parte. L’ex capitano, sempre apprezzato dai tifosi per l’attaccamento alla maglia e la professionalità mostrati fin dall’inizio, ha ritrovato spazio dopo la lunga squalifica rimediata da Coppola con il Cittadella, alla seconda di ritorno. Da allora Soligo è rientrato in pianta stabile tra i titolari, anche quando l’ex del Messina è tornato a disposizione. Il mediano di Marghera è nuovamente diventato una pedina indispensabile per i granata. Con la sua grinta, anche contro il Brescia si è confermato l’infaticabile motorino del centrocampo. Come in passato, Soligo è pronto a ricoprire, a seconda della necessità, diversi ruoli, a sacrificarsi in nome dei colori granata. Il mediano veneto che questa Salernitana – è il caso di dirlo – l’ha vista risorgere dalle ceneri, intende combattere fino alla fine per condurla in salvo.