Come l’uva per la volpe, Soligo sembra un giocatore sul quale si punta poco in estate ma che poi tutti vogliono nel corso della stagione. Accade oggi, così come in passato, che il giocatore veneto diventi un elemento quasi insostituibile dello scacchiere granata: utile in mezzo, da esterno e persino da terzino alla bisogna, a Grosseto giocherà sull’out mancino del centrocampo per trovare gli equilibri giusti sulla fascia insieme a Machado. Prezioso e duttile, anche quest’anno Soligo è uno dei punti fissi della squadra. Soprannominato “soldatino” per l’impegno e “jolly” per la duttilità tattica, il centrocampista nato a Marghera 30 anni fa sarà per la tredicesima volta titolare in questo campionato. Con la Salernitana, finora, ha giocato 140 partite tra serie B e C1 (playoff compresi) con 6 gol all’attivo. Insieme a Ferraro è l’unico superstite dalla nascita della società di Lombardi nell’agosto del 2005. Moto perpetuo del centrocampo e risorsa inesauribile di energie, Soligo nella stagione 2006-07 ha indossato anche la fascia di capitano per poi tornare a vestire i panni “semplici” (si fa per dire) del “soldato”. Ora Soligo spera di prolungare il contratto in scadenza a giugno 2010. Sarebbe il modo migliore per ripagare il grande impegno messo in questi anni dal calciatore veneto che spera di concludere la sua carriera a Salerno.
Soligo spera nel rinnovo
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