«Per scelta istituzionale ho deciso di non rilasciare dichiarazioni. Nella magistratura ho fiducia cieca anche quando non si condivide ciò che fa», dice Salvatore Malfi, sospeso da venerdì scorso per una misura interdittiva emessa dopo le indagini della Procura di Vercelli per ipotesi di reato che vanno dall’abuso d’ufficio alla turbativa d’asta. Non parla il prefetto di Salerno che si è visto notificare il provvedimento nel momento in cui si stava recando all’apertura dell’anno giudiziario del Tar. Non parlano, o dicono pochissimo, anche i suoi stretti collaboratori al Palazzo di Governo di Salerno, retto sempre da venerdì dal vicario Giuseppe Forlenza. «Voi a Vercelli mi avete conosciuto, perciò non devo spiegare nulla», dice Malfi discutendo con alcuni giornalisti piemontesi che gli hanno chiesto conto delle accuse. I fatti contestati a Malfi risalgono proprio al periodo in cui era Prefetto di Vercelli, quindi dal 2011 al 2016. E sono relativi alla gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo, emergenza di cui Malfi si è occupato in prima linea anche a Salerno negli ultimi due anni, affrontando oltre venti sbarchi di migranti nel porto della città. Quand’era in Piemonte, secondo l’accusa, avrebbe creato pure “un clima di costante terrore e di estrema tensione negli uffici prefettizi, con espressioni ingiuriose, a sfondo sessista, umilianti e denigratorie nei confronti dei suoi collaboratori, utilizzando toni ed atteggiamenti discriminatori e minacciandoli di morte”. Cose emerse dalle intercettazioni effettuate mentre si indagava sul filone d’inchiesta relativo ai richiedenti asilo e sulle quali si è andati avanti d’ufficio, non essendovi state denunce- a quanto pare- del personale dipendente della Prefettura di Vercelli. Tantomeno da parte di chi lavora in Prefettura Salerno. Cosa accade adesso? Il prefetto Malfi può proporre ricorso contro la misura interdittiva e può proporre le sue controdeduzioni. Terminati i tre mesi di sospensione, dovrebbe essere adottato un provvedimento nei suoi confronti, positivo o negativo e al netto dei profili penali della sua condotta. D’altronde, il Viminale potrebbe decidere di sostituirlo prima, mandando a Salerno un altro Prefetto titolare. Nel frattempo, negli uffici di Piazza Amendola si lavora come prima, forse addirittura più di prima. https://www.youtube.com/watch?v=_pgvryCqYws
Sospensione del Prefetto Malfi: cosa accade a Salerno adesso?
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