Nicola La Rocca era ricercato dal febbraio 2018 per omicidio. Doveva scontare la pena di 14 anni di reclusione, per aver ucciso il padre della sua fidanzata. All’epoca aveva 17 anni. Proprio lui, trovato a casa della suocera, nascosto tra le coperte, è risultato essere il capo di una organizzazione dedita al crimine, finita nella rete investigativa della Squadra Mobile di Salerno e del Commissariato di Sarno che, con l’ausilio di colleghi di Roma e Siracusa, hanno dato esecuzione ad una ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo, nei confronti di 14 indagati, di cui 11 sottoposti alla custodia in carcere, 2 alla custodia domiciliare nonché un indagato sottoposto alla misura interdittiva della sospensione dalla professione per un anno. Si tratta di un agente di Polizia del Commissariato di Sarno. “certi casi di infedeltà – ha detto il Procuratore Facente Funzioni, Cannavale – non vanno sottaciuti: fare pulizia al nostro interno per dare credibilità all’esterno, è la missione”. Agli indagati sottoposti alle misure custodiali sono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale e porto abusivo in luogo pubblico di armi da sparo, estorsione e riciclaggio, mentre per l’indagato, Assistente Capo della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Sarno, sottoposto alla misura interdittiva, risultano contestati i reati di rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento personale. Le indagini hanno tratto origine da autonome attività investigative svolte da personale del Commissariato di Sarno e segnatamente dalla perquisizione domiciliare presso l’abitazione di Marco Viscardi, successivamente tratto in arresto, in quanto trovato in possesso di un fucile d’assalto tipo Kalashnikov; una pistola semiautomatica con relativo munizionamento oltre a un consistente quantitativo di sostanze stupefacenti. I successivi approfondimenti, hanno consentito di accertare che sia le armi che la sostanza stupefacente erano direttamente riconducibili al La Rocca, il quale aveva in mente di accaparrarsi il mercato degli stupefacenti nel comprensorio di Sarno e zone limitrofe . Sempre nell’ambito delle attività coordinate dalla Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Salerno ha eseguito un provvedimento di fermo di 4 indiziati dei reati di tentata estorsione aggravata, di detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di arma da sparo e del relativo munizionamento. L’attività di indagine parte dall’attentato subito il 5 dicembre 2017, litoranea di Eboli, da un imprenditore del settore ittico, operante nel mercato del pesce di Salerno, quando al suo indirizzo, mentre viaggiava a bordo della propria autovettura, venivano esplosi diversi colpi di fucile a pallettoni calibro 12 che attingevano l’autovettura, senza provocare danni alla persona. Lo sviluppo investigativo ha consentito di verificare innanzitutto il movente dell’azione criminosa ovvero il tentativo effettuato da un concorrente, sempre nel settore ittico, che il predetto acquisisse ulteriori società. In pratica, l’imprenditore/vittima era rimasto insensibile alle “sollecitazioni orali” che gli sconsigliavano di estendere la sua attività. Durante le perquisizioni domiciliari, effettuate presso le abitazioni degli indagati, sono stati rinvenuti e sequestrati 2 fucili a pompa cal. 12 e una pistola cal. 9×21, con le matricole abrase, nonché il relativo munizionamento. https://www.youtube.com/watch?v=zPrOaUX14kc
Spaccio di droga nell’Agro Nocerino Sarnese, 13 arresti. Indagato un poliziotto in servizio a Sarno
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