Sono trentotto le persone finite nel mirino per “estorsione e lesioni personali, aggravati dalla finalità mafiosa, porto e detenzione di armi in luogo pubblico, concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, truffa ai danni dello Stato, indebita percezione di erogazioni pubbliche, ricettazione, riciclaggio, truffa”: oltre 250 i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno all'opera fin dalle prime ore di questa mattina per eseguire il provvedimento cautelare, emesso dal Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. In 14 sono finiti in manette, 21 ai domiciliari e le rimanenti 3 all'obbligo di presentazione alla p.g. E' stato operato anche un sequestro preventivo di 74.000 euro a carico di un bar e una società di servizi.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gravita tutto attorno alla figura di Giuseppe Stellato, alias “pappachione”, che avrebbe nel tempo assunto una posizione di predominante rilievo, già prima della sua definitiva scarcerazione, nel maggio 2020, servendosi di permessi che gli davano la possibilità di rientrare sul territorio del capoluogo. Avrebbe così instaurato e riallacciato rapporti, con vari pregiudicati salernitani, nel tentativo di formare un gruppo criminale finalizzato ad acquisire il controllo dell'attività di spaccio di stupefacenti nella zona orientale, fino al suo arresto in flagranza, del 25 luglio 2020, per violazione della sorveglianza speciale. Stellato avrebbe estorto una parte dei proventi dello spaccio percepiti, nonchè denaro ai danni di un commerciante e avrebbe detenuto in luogo pubblico delle armi, tra cui un kalashnikov, con cui avrebbe esploso nel luglio 2020 tredici colpi a scopo dimostrativo, danneggiando alcuni palazzi, mentre era a bordo della sua vettura con altri due indagati. Sempre in quel mese, avrebbe gambizzato con due colpi di pistola un pusher, per imporre la sua supremazia sul territorio. Nell'ambito degli accertamenti di polizia giudiziaria sono stati sequestrati inoltre 28 kg di droga e fermate 13 persone.