Si è presentato spontaneamente alla Compagnia di Salerno dei Carabinieri per costituirsi. L’autore della sparatoria in zona orientale, tra Pastena e Mariconda, avvenuta lo scorso 24 agosto ora ha un nome e cognome. Si tratta di un 30enne salernitano, incensurato, commerciante di professione, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile con l’accusa di detenzione abusiva di arma da fuoco e arma clandestina. Il soggetto, dopo aver confessato il grave atto – che per fortuna non ha portato a drammatiche conseguenze – adducendo presumibilmente anche le motivazioni che lo hanno spinto a tanto, ammettendo peraltro di aver commesso una sciocchezza, ha poi aiutato i Carabinieri a ritrovare l’arma utilizzata in quella notte di follia, una semiautomatica calibro 9 risultata modificata e con numero di matricola abraso. L’arma era racchiusa in una busta di cellohane e nascosta in un tombino, a Mariconda. Secondo la versione fornita dall’indagato ai Carabinieri, tutto sarebbe stato originato da una lite scoppiata a Parco Arbostella, dunque nulla a che vedere con il litigio tra due donne accaduto poco prima del fattaccio in via Ligea. Le indagini proseguono, gli inquirenti vogliono vederci chiaro sulla versione fornita dal soggetto e capire se nella sparatoria siano state coinvolte altre persone.
L'uomo è un commerciante di Salerno, incensurato. Ha ammesso di aver commesso una sciocchezza
Sparatoria in zona orientale, si costituisce 30enne
Il soggetto, che ha aiutato i Carabinieri a ritrovare l'arma utilizzata, è ora agli arresti domiciliari
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