Spari a Nocera: il giallo si infittisce. Indagini sul movente

Redazione

Si cerca di capire il movente che ha spinto Franco Benigno a sparare all’indirizzo di Pasquale Iannone, a Nocera. Ci sono delle riprese di sistemi di videosorveglianza che ritraggono Franco Benigno in una sorta di andirivieni tra Via Falcone e Via Borsellino, nei pressi dell’area di sosta del Tribunale di Nocera Inferiore, nel giorno in cui ha sparato a Pasquale Iannone. Sul movente, che sembrava indirizzarsi lungo la pista della droga, in realtà sembrano addensarsi piuttosto che diradarsi le classiche ombre. Gli investigatori, infatti, vogliono capire come Begnino e Iannone si siano incontrati e soprattutto perché. Molto potrà emergere dall’udienza di convalida del fermo e dall’interrogatorio di Benigno ma molto dovrà chiarire anche Iannone, una volta rimessosi dalle gravi ferite all’addome per le quali è stato sottoposto ad un lungo e delicato intervento chirurgico presso l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. La Procura ed il commissariato nocerino non escludono nulla, nemmeno l’ipotesi che aggressore e vittima si possano essere incrociati casualmente in Via Borsellino e per un motivo da comprendere si sia arrivati allo sparo. Pare assodato, infatti, che Iannone e Benigno qualche ora prima dell’agguato avessero avuto una discussione da un’altra parte, in Via Napoli a Nocera. Potrebbero essersi visti per un chiarimento finito male oppure per discutere di droga- come pensano gli investigatori- anche se gli interessi negli stupefacenti non appaiono confermati. Infine, non si può tralasciare il fatto che Benigno potesse essere in compagnia di altre persone, o che Iannone non fosse solo. Insomma, il giallo degli spari a Nocera è ancora da risolvere.

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