L’ennesima stesa stavolta ha avuto un destinatario preciso: non ci sono dubbi che “l’avvertimento” dei colpi sparati l’altra notte nel Rione Petrosino fossero indirizzati a Roberto Bianco junior. L’obiettivo era l’abitazione in cui risiede, anche se il 26enne ex rapper salernitano, è in carcere dallo scorso mese di dicembre, quando fu fermato, dopo un lungo inseguimento, dai Carabinieri della Compagnia di Salerno, e fu trovato armato ed in compagnia di un 16enne, anche lui successivamente arrestato. In cella è finito perché ritenuto responsabile degli spari all’indirizzo della vetrina del laboratorio del Mulino Urbano, a piazza XXIV Maggio. Quell’episodio ed il suo successivo arresto risalgono, appunto, allo scorso dicembre. Un mese che si è rivelato abbastanza “caldo” anche per lo stesso Rione Petrosino, per i vari fatti di cronaca concentrati in quel periodo. Ora toccherà agli agenti della Squadra Mobile di Salerno indagare per comprendere i motivi alla base del gesto dell’altra notte, ma anche, eventualmente, mettere insieme vari pezzi del puzzle, in cui potrebbero finire altri episodi sospetti, verificatisi pure in altre zone della città nel 2022 particolarmente movimentato che si è chiuso da poco.
Spari contro l’abitazione di Bianco Jr, indagini in corso
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