L’ultimo incidente sul Lungomare Marconi si era registrato due settimane fa, fortunatamente senza tragiche conseguenze, ma i numeri degli scontri non solo in quel tratto testimoniano che le criticità di alcune zone a rischio sulle strade cittadine non sono state ancora del tutto risolte. Nonostante i controlli a singhiozzo, gli autovelox, i dossi, il potenziamento della segnaletica, il Lungomare cittadino continua a far registrare scontri ed investimenti, spesso anche mortali. Di tragedie se ne sono registrate fin troppe nel corso degli ultimi anni. Molte di queste sono concentrate tra il 2022 ed il 2023, dal 62enne ex sovrintendente della Polizia Municipale travolto da un suv mentre era a bordo della sua moto sul Lungomare Colombo, all’84enne investito mentre attraversava la strada sul Lungomare Marconi. Da segnalare anche un altro caso, dell’estate di due anni fa, della turista brasiliana di 59 anni travolta mentre attraversava la strada sul Lungomare Tafuri e morta dopo una settimana di agonia in ospedale. A questi andrebbero aggiunti i diversi incidenti mortali e gli scontri tra auto che si verificano ancora con inquietante frequenza. Una scia di sangue senza fine.
Diversi i precedenti
Strade di sangue: Lungomare rimane ad alto rischio
Nei vari tratti (Tafuri, Marconi, Colombo) si sono registrati diversi episodi tragici
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