“Struscio” senza caldarroste: perchè non chiudere un occhio?

Ivano Montano

Va bene il rispetto delle regole, ci mancherebbe altro, ma, seppur sottovoce, ci va di esprimere la nostra opinione in merito alla vicenda di Mimmo. Punto primo: finanche nel presepe c’è la figura del venditore di caldarroste, per cui potrebbe mai mancare nella città delle Luci d’Artista, dove lo spirito natalizio brilla? Punto secondo: perché “sviaggiare” – di fatto – considerata una mega ammenda, di quelle che di solito non arrivano manco a ricchi imprenditori – il venditore di caldarroste e con esso anche quel caratteristico profumo che si espande nell’aria e che sa tanto di festa? Punto terzo: ci sono, in città, ambulanti e questuanti ben più fastidiosi di Mimmo, che non ha mai tediato nessuno, che non ha mai imposto l’acquisto del cartoccio, profumato e – peraltro – anche delizioso. Insomma, si potrebbe chiudere un occhio. Almeno a Natale.

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